Piano Provinciale

La redazione del Piano Provinciale di Emergenza éun adempimento che il D.Lgs. 112/98 prima, e la L.R.V. 11/01 poi, hanno posto a carico delle Province. La Regione ha successivamente emanato le Linee guida per la redazione di tali strumenti di pianificazione.

La Provincia di Venezia in ottemperanza a tali dettami legislativi ha proceduto, pertanto, alla redazione del Piano Provinciale d’Emergenza (PPE): la prima stesura è stata approvata dal Consiglio Provinciale nel 2001, una seconda nel 2003 ed infine l’ultimo aggiornamento, con integrazioni anche radicali, nel maggio 2008. Tutte le approvazioni sono avvenute all’unanimità.

Lo scopo principale del Piano è, evidentemente, quello di mettere nella maggior sicurezza possibile il territorio provinciale e la sua popolazione (residente, soggiornante o in transito).

Per far ciò e stato necessario, preliminarmente, conoscere ed analizzare le principali fonti di rischio presenti nel territorio. L'attività di studio e di ricerca, da sempre fiore all'occhiello della Provincia di Venezia con il Settore Protezione Civile e Difesa del Suolo, aveva visto le sue prime risultanze nel Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione (1999).

Per la stesura del Piano di Emergenza, essa è stata ulteriormente approfondita: in definitiva sono stati esaminati tutti i principali rischi (industriale, idraulico, da mareggiate, sismico, da trasporto di sostanze pericolose ecc.).

Giova evidenziare, comunque, che l'analisi dei rischi non è mai esaustiva perché la materia è in continuo divenire e necessita di costanti integrazioni/aggiornamenti.

Sono stati utilizzati strumenti informatici per mettere in rete i dati raccolti e tutte le iniziative esistenti in materia di protezione civile al fine di coordinarle, sfruttare ogni sinergia, programmare le esigenze di uomini, materiali e mezzi nell'ambito di una visione unitaria, riducendo i tempi di intervento in caso di calamità.

Sono stati censiti i siti sensibili, vari tipi di risorse, aree d’emergenza ecc.

Infine sono state stabilite le procedure d'intervento per le diverse tipologie di rischio attraverso un modello operativo che si basa, oltre che sul Volontariato, su una stretta collaborazione con gli Enti istituzionalmente preposti a svolgere compiti di protezione civile, in particolare con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.

Tale collaborazione, maturata nel corso degli anni, si è ulteriormente rafforzata con l’approvazione di uno specifico Protocollo d’intesa con la Prefettura, superando così le contraddizioni di una legislazione controversa e non sempre di univoca interpretazione, ciò che ha consentito di rimuovere gli ostacoli che impedivano al sistema provinciale di protezione civile di esplicarsi al meglio delle sue possibilità. Le procedure presenti nel PPE tengono quindi conto di questa nuova situazione, ed anche della presenza della Sala Operativa Provinciale Unificata (Provincia / Prefettura - UTG) presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco in Mestre.

E' giusto rilevare l'importanza di numerose sinergie, tra diversi Settori/Servizi della Provincia, che hanno consentito, con l'utilizzo delle numerose indagini sulle caratteristiche fisico-ambientali e territoriali della provincia, patrimonio complessivo dell'Ente, la migliore e più rapida realizzazione di questo Piano.

Oltre al personale provinciale che, a vario titolo e con diverse responsabilità e competenze, ha collaborato alla redazione del presente Piano, è giusto ricordare la preziosa collaborazione sia di numerosi Enti, pubblici e privati, che di tecnici appositamente incaricati e non.

Il Piano consiste in un corposo testo con numerose cartografie ed appendici, il tutto inserito in un CD che è disponibile, su richiesta motivata, a chi ne avesse interesse.

Le cartografie, in scala 1:100.000, spesso derivano da scale di maggior dettaglio; le appendici a loro volta comprendono in forma non sintetica (come nel testo principale) vari aspetti, principalmente relativi alle analisi del territorio e dei rischi.

Infine è da rilevare che, proprio in virtù delle conoscenze anche di gran dettaglio acquisite dalla Provincia, questa ha redatto con 40 Comuni (su 44) i rispettivi Piani comunali di protezione civile.

L'ultima versione approvata del piano è del 2008 anche se sono in corso la raccolta delle modifiche apportate durante questi anni e inserirle nel testo approvato.

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